Insensibilità

Quando la cronaca ti travolge con accadimenti assurdi, quando ti costringi a non voler più ascoltare le parole insensibili di tante persone, ecco, ti viene veramente voglia di andartene da questo paese.
Ma come ci siamo ridotti? Parlo con tante persone ogni giorno e sono veramente poche quelle che sono sconcertate, scioccate dal propagarsi di questa cattiveria umana che stravolge la nostra società. Fin troppe volte sento dire "devono tornare a casa loro", "la famiglia è fatta solo da un uomo, una donna e dei figli", "fin quando a me va bene, non mi immischio in altre cose" ecc. ecc. per non parlare di un elemento adulto di circa sessanta anni, che qualche giorno fa mi ha detto candidamente che "sarebbe meglio tornasse baffetto (!), ci vorrebbero nuovamente i rallestramenti, camion che caricano tutti gli immigrati che si trovano in Italia, così da poter far, finalmente, qualcosa di utile, cioè trasformarsi in saponette". Ma vi rendete conto cosa dobbiamo ancora sentire nel 2013?
Mi vengono i brividi, mi viene la nausea a pensare che la storia non ci ha insegnato proprio niente, continuo ad allibirmi per il menefreghismo che troviamo ai vertici politici.
E noi, quei pochi che vorremmo un Paese diverso, più vivibile, con meno delinquenza, meno aggressività e inciviltà?
Noi non facciamo molto, stiamo zitti e buoni a bofonchiare tra di noi, a bollire come pentole, senza il coraggio di cambiare qualcosa.
Ho provato a proporre di fare una manifestazione in zona Versilia ma mi sono sentita dire che non ho tessere di partito, non sono cattolica e quindi non frequento la Chiesa, quindi non ho potere di organizzare nessun tipo di manifestazione., in più, con tutte le persone che conosco, tranne due, nessuno ha commentato questa cosa, nessuno mi ha incoraggiato o si è unito. Delusione totale.
Ma quanti siamo ad essere il NIENTE? Possibile che tutti voi, che la pensate come me, credete che non serva più a niente farsi sentire? Non è utopia, non lo è!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono incazzata, delusa, stufa di tutte queste parole e niente fatti, mi sento impotente perchè l'egoismo e la paura, in Italia, comandano quelli che potrebbero fare la differenza.

Peccato, queste sono occasioni per migliorare il Paese dove abitiamo e la nostra vita, ma a quanto pare alla maggior parte va bene lamentarsi, piangere ma non fare niente fin quando non saranno toccati in prima persona.

Concludo dicendo, a chi odia chi emigra nel nostro Paese, ai razzisti, che noi italiani siamo uno dei paesi con più emigrati nel mondo. A migliaia se ne sono andati agli inizi del '900 e nella seconda guerra mondiale, perchè erano poveri e volevano una vita migliore,  oggi il numero sta salendo di nuovo. Spiegatemi la differenza e ditemi perchè siamo diventati così razzisti.


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