La vita imprevedibile

Tredici anni che sei con noi, la nostra Mach, e ieri la sentenza, che mi ha tolto il fiato: metastasi. Solo del cortisone per rendere migliori gli ultimi mesi della tua vita.
Speravo si potesse operare, speravo avessi vissuto di più dei tuoi tredici anni perché sei sempre stata forte di salute e di carattere, una tosta insomma. Mach, il primo cane nella vita di coppia mia e di Andrea. Mach che mi è stata così vicina nella perdita di Matteo e nei miei attacchi di panico da assorbire ogni mio dolore. Mach...noi ti staremo vicini, la Patagonia potrà aspettare se ci sarà bisogno, tu hai la precedenza su tutto adesso, abbiamo il dovere di rendere questo periodo il più sereno possibile e abbiamo il dovere di non farti soffrire.
Il dolore che ho è tanto. Ti guardo e penso che già lo sapevo e lo avevo detto a chi mi è vicino che non mi piacevano certi tuoi comportamenti, con voi ho un rapporto speciale, vi sento.
Mach, non riesco a trattenere le lacrime ma devo farlo perché tu sei qui con noi adesso e non è il momento del dolore, quello verrà dopo, adesso coccole e tanti chicchini.

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