Ai tempi del Corona Virus

Ed è così che nella mia vita sto provando anche questa esperienza, che non classifico, non tutto può essere classificato, ma che di certo ci mette di fronte ai pericoli e ai cambiamenti repentini che delle volte siamo costretti a fare nelle nostre vite per scampare un pericolo, per salvare gli altri, per salvare noi stessi.
Questa situazione mi porta a momenti di riflessione più profondi e intensi, non mi pesa fare la quarantena d tre settimane, non mi pesa limitar al minimo i miei spostamenti se questo può "scacciare" il virus, forse perchè so cosa vuol dire stare ferma, immobile in un letto di un ospedale per salvare la vita ad un altro essere vivente e sapere che non sempre basta; forse perchè amo la mia casa e dentro mi sento protetta; forse perchè nella mia vita ho imparato a stare da sola e ad amare la solitudine (ce poi, soli, non siamo mai); forse perchè se il beneficio è maggiore, il peso non lo sento; forse perchè la mia forte empatia mi ha, sempre, calato nei panni degli altri e nelle loro storie mille volte mi sono trovata immobile in un letto.

Quello che mi fa star male è vedere gli altri prendere tutto questo sotto gamba, fare un'alzata di spalle e guardarti come se stessi vaneggiando a rispettare le regole, come se il mondo girasse solo intorno a loro. Sto vedendo l'egoismo all'ennesima potenza, l'indifferenza, la presunzione, il panico prendere il sopravvento. Sto vedendo la cattiveria negli occhi di altri.

RISPETTO

Cosa c'è di così difficile nel limitare i contatti per qualche settimana? Cosa c'è di difficile nel capire che quello che per me può essere solo qualche piccolo sintomo, per altri potrebbe essere giocarsi la vita. Cosa c'è di difficile nel rispettare le regole (questo, per la verità, dovrebbe valere sempre) in un momento così delicato. Provate ad avere un po' di empatia, senso civico e perché no, amore per il prossimo. Quello che accade a qualcuno oggi, potrebbe accadere a voi domani.
Se non ti senti tanto in forma non andare a giro, magari è solo influenza normale, magari hai preso solo freddo, ma non è meglio stare di più a casa che mettere a rischio la vita di altri? Quell'altro potresti essere tu un giorno.



"Impariamo a capire che questa è una lotta contro le nostre abitudini e non contro un virus.
Questa è un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara di solidarietà.
Cambiamo il modo di vedere e di pensare.
Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego del contagio”, ma sono IO che preservo l’ALTRO.
Io mi preoccupo per te.
Io mi tengo a distanza per te.
Io mi lavo le mani per te.
Io rinuncio a quel viaggio per te.
Io non vado al concerto per te.
Io non vado al centro commerciale per te.
Per te.
Per te che sei dentro una sala di terapia intensiva.
Per te che sei anziano e fragile, ma la cui vita ha valore tanto quanto la mia.
Per te che stai lottando con un cancro e non puoi lottare anche con questo.
Vi prego, alziamo lo sguardo.
Io spero che in #ItaliaNonSiFerma la solidarietà.
Tutto il resto non ha importanza."
Ferzan Özpetek


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